All'età di 20 anni decisi di lasciare la casa dei miei genitori e andare a convivere. Con una ragazza? Macché. Con un amico che conoscevo da 10 anni.

Era il 1977 ed esperienze come la nostra, soprattutto tra due maschi, erano rarissime. Anzi erano in molti a guardarci con diffidenza, sospettando abitudini considerate poco dignitose. Mentre noi avevamo solo voglia di misurarci con le nostre forze e progettare le nostre vite lontani dal nido familiare.

Proprio come in un matrimonio, dovevamo "metter su casa", cioè comprare tutti gli oggetti che fanno parte della quotidianità familiare.

I tempi non permettevano di largheggiare troppo. L'età e l'inesperienza facevano sì che non mettessimo alcuna attenzione al valore e alla qualità dei nostri acquisti. Eravamo paghi di tutta l'autonomia e la libertà che la nostra condizione di single di campagna ci offriva.